UN PROGETTO DI RESPONSABILITÀ SOCIALE CHIAMATO U.N.I.T.A.L.S.I

L’ALTRO VOLTO DEL VOLONTARIATO ERETINO RACCONTATO DA FRANCESCO IULIANO, UN VOLONTARIO DELL’U.N.I.T.A.L.S.I E MIO AMICO MILITANTE DI AZIONE GIOVANI MONTEROTONDO
A Monterotondo ci sono ragazzi che sanno mettersi in luce anche per fatti positivi. E’ il caso di Francesco Iuliano, giovane aderente all’associazione U.N.I.T.A.L.S.I, che ha recentemente presentato un progetto pubblico importantissimo: Progetto di responsabilità sociale. Lui stesso ce lo spiega: “ E’ un progetto di vita: Sapere, Saper Fare e Saper Essere sono le parole guida. E’uno spazio che privilegia le persone diversamente abili. E’ un progetto che vuole anche mettere in luce il lavoro del volontariato”. Francesco vuole portare alla luce tutto un mondo del volontariato vero, che sta sul campo e che si impegna sul territorio: “ Faccio volontariato qui a Monterotondo presso L’Associazione U.N.I.T.A.L.S.I ormai da molti anni. Dire U.N.I.T.A.L.S.I vuol dire Lourdes, Fatima, Loreto, i pellegrinaggi di fede e di speranza, di dame, di barellieri e persone disponibili a rendere, anche se per un piccolo lasso di tempo, la vita meno triste a persone meno fortunate”. Sono trascorsi 105 anni da quel primo pellegrinaggio e proprio a Roma e’ nato il primo nucleo di questa grande associazione. L’UNITALSI in questi anni ha subito una grande trasformazione nel rapporto con i disabili, passando da un rapporto di tipo assistenzialistico, consono ai tempi passati, ad un rapporto fatto di condivisione. Sempre Francesco ci spiega questa trasformazione: “ Sono iniziate attività extra pellegrinaggio, quali soggiorni estivi, le case famiglie ed il progetto bambini. Aiutare il prossimo, il disabile e’ un dovere civile e morale di ogni individuo considerato normodotato. Il prossimo e’ chiunque si trova nella necessità e noi diventiamo prossimo dell’altro. Farsi prossimo dell’altro, significa farsi carico della situazione dell’altro, partecipare al suo dolore, stargli vicino, ascoltarlo, soccorrerlo, venire incontro alle sue difficolta’”. Le statistiche parlano chiaro, oltre il 13 per cento della popolazione mondiale e’ disabile. In Italia 5 persone su 100 sono disabili. Un milione di persone vive a letto o su una sedia a rotelle. Come è ovvio, il “Progetto di responsabilità sociale” presentato da Francesco, è anche un modo per invitare i giovani a partecipare alla vita del volontariato: “ Per me entrare a far parte di questa realtà come l’ U.N.I.T.A.L.S.I e’ stato uno stravolgimento interiore, che mi ha fatto capire quali siano i veri valori della vita. Mettersi al servizio della diversità non e’ un sacrificio, ma un privilegio. Invito tutti i giovani come me a provare questa grande esperienza di vita che questa associazione di volontariato può offrire. Questo è un appello che io faccio affinché questa realtà continui ad esistere a Monterotondo. Chi ha voglia di saperne di più, può contattarmi all’indirizzo email: francesquiello@hotmail.com”.